Praticare un po’ di sport anche alla sera, con modalità e tempi giusti, può essere utile al sonno: è infatti documentata una relazione stretta e positiva tra sonno ed esercizio fisico. I meccanismi non sono del tutto definiti, ma si parla spesso di una relazione bi-direzionale tra attività e sonno:
dormire meglio può contribuire a un maggiore impegno in attività fisiche che, a loro volta, conciliano il riposo.
Naturalmente è sempre bene evitare di esagerare: è sufficiente soltanto mezz’ora al giorno di esercizio moderato per contrastare l’ansia
e migliorare il riposo notturno.
I BENEFICI
Gli effetti dell’esercizio fisico si traducono in un miglioramento della qualità e quantità del risposo, cioè in un sonno più lungo anche nella fase profonda, quella che garantisce il miglior ristoro.
L’impatto è positivo anche sui tempi di addormentamento e di veglia totale, che grazie all’attività fisica tendono a ridursi.
Ma quale tipologia di esercizio è preferibile? Si è soliti pensare che il buon sonno sia favorito solo da pratiche di rilassamento come meditazione, pilates o yoga: questo è innegabile, ma alcuni studi dimostrano che esercizi aerobici, unitamente al rispetto delle buone regole di igiene del sonno, possono migliorare la qualità del sonno e il tono dell’umore. Non ultimo, gli esercizi aerobici aiutano a ridurre l’ansia pre-addormentamento, con un particolare effetto positivo su chi soffre di insonnia cronica.
ALLENAMENTO SERALE: SÌ O NO?
Alla luce di queste considerazioni può emergere l’interrogativo se sia opportuno o no praticare un allenamento nelle ore serali. La risposta dipende dallo stile di vita del singolo individuo e dalle sue abitudini giornaliere. Il buon senso suggerisce di praticare la sera attività rilassanti, ma uno studio condotto dalla della University of Pennsylvania Perelman School of Medicine di Fila delfia ha dimostrato che l’attività fisica praticata a ridosso dell’ora del riposo aiuta a dormire più profondamente o ad addormentarsi prima.