Ogni individuo, per così dire, è dotato di un orologio biologico che batte, anziché i minuti, i ritmi del sonno e della veglia. Se un tradizionale orologio meccanico viene regolato manualmente, quello interno si tara sulla luce del sole, sull’attività fisica e sui pasti.
Al contrario, quando la luce naturale cala, l’orologio biologico è “governato” dalla melatonina, un ormone che segnala per l’appunto il passaggio alla notte (la sua produzione è bloccata dalla luce) e induce il sonno.
Se questo meccanismo, meglio noto come ritmo circadiano, per intervento di fattori ambientali o comportamentali o per altre motivazioni, si altera, l’organismo entra in un circolo vizioso che, se non tempestivamente arrestato e corretto, può innescare la cosiddetta sindrome da ritmo sonno-veglia irregolare, determinando una perdita di quantità e qualità del sonno.
Ci si sveglia così poco riposati, sonnolenti, irritabili, meno efficienti e poco desiderosi di affrontare la giornata con i suoi vari impegni e con successive difficoltà di addormentamento e mantenimento di adeguata durata del sonno. Rientrano in questa sindrome varie manifestazioni, tra cui:
RIMEDI
I rimedi si differenziano a seconda del disturbo, ma il primo approccio consiste nella correzione, laddove possibile, delle abitudini scorrette.
In alternativa sarà il medico a fornire i suggerimenti più consoni, che si potranno basare anche su strategie variamente combinate.
Vanno in ogni caso ricordate sempre le norme basilari dell’igiene del sonno a partire dalle condizioni ambientali.