La necessità di sonno si riduce progressivamente con l’invecchiamento dell’organismo:
la National Sleep Foundation raccomanda perciò un tempo di sonno
differente in relazione alla fascia di età.
DURATA RACCOMANDATA DEL SONNO PER ETÀ
Ovviamente si tratta di indicazioni generali e ogni individuo ha esigenze diverse, che si evolvono nel tempo in funzione di numerosi fattori: per esempio le donne hanno il 40% in più di probabilità di soffrire di insonnia rispetto agli uomini, per ragioni genetiche, ormonali e sociali (le donne tendono a svegliarsi più presto degli uomini per occuparsi dei familiari, e incontrano maggiori difficoltà a dormire nel periodo premestruale).
In altri termini ognuno ha un proprio fabbisogno di sonno, stabilito dall’ipnotipo (ossia dal fatto che sia un breve o un lungo dormitore) e l’entità del disturbo del sonno dipende dal numero di notti insonni per settimana (l’insonnia è definita grave quando è presente per almeno tre notti alla settimana e per almeno un mese)
E inoltre utile puntualizzare che, oltre alla durata, conta anche la qualità del sonno, che si basa su quattro fattori fondamentali:
- LA DURATA, ossia il tempo totale di sonno;
- L’INTENSITÀ, cioè durata del sonno profondo);
- LA CONTINUITÀ, disturbata da eventuali risvegli notturni e infine
- LA STABILITÀ, intesa come assenza di microrisvegli periodici).